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PH. © Silvia Peruchetti

Sandro

de palma

Curriculum

 

Visionario, eclettico, creativo ha studiato con Vincenzo Vitale e ha tenuto il suo primo concerto all’età di nove anni con un programma di musiche di Bach, Chopin e Schubert.

 

A 19 anni ha vinto il primo premio al Concorso Internazionale “Alfredo Casella” di Napoli e due anni dopo si è aggiudicato il primo Premio della “Fondazione Bruce Hungerford” di New York.

 

La sua attività concertistica, nazionale e internazionale, è molto ricca. Tra le tappe più significative della sua carriera da segnalare nel 1983 l’esecuzione integrale degli Studi di Chopin al Festival Internazionale “Arturo Benedetti Michelangeli”  nelle sedi di Brescia e di Bergamo, nel 1998 il debutto alla Wigmore Hall di Londra con i 24 Preludi di Chopin.

Nel 2000 ha eseguito, su invito di Juri Temirkanov, il Concerto n. 1 di Franz Liszt con la Filarmonica di San Pietroburgo.

Nell’ottobre del 2001 ha realizzato la prima esecuzione con Andrea Bocelli e Ilia Kim e sotto la direzione di Donato Renzetti, “…malinconia, ninfa gentile” per canto, due pianoforti concertanti e orchestra d'archi di Azio Corghi, il quale successivamente ha dedicato a lui e a Kim la suite …Di bravura tratta da questa composizione. Di “…malinconia, ninfa gentile” è stata pubblicata, a cura della Presidenza del Senato d'Italia, la registrazione in disco. Sempre in prima esecuzione ha eseguito il Concerto per pianoforte e orchestra di Michele Dall’Ongaro al Teatro Bellini di Catania.

 

Tra i maggiori successi quello ottenuto alla Filarmonica di Berlino con il Quintetto di Franck e  la tournée con il Concerto n. 1 per pianoforte e tromba di Šostakovič con la prima tromba e gli archi della famosa orchestra tedesca.

Ha partecipato alla “Folle journée” di Nantes (edizioni 2004, 2005, 2006), al Festival pianistico de “La Roque d’Anthéron”, al Festival Beethoven di Bonn e al Festival Chopin di Marienbad.

Nell’ottobre 2008 ha inaugurato il Festival Pianistico “Piano en Valois” e nel gennaio 2009 ha eseguito il Concerto in do maggiore di Antonio Salieri con l’Orchestra dell’Arena di Verona.

Grande successo ha ottenuto nell’aprile 2010  l’esecuzione del Secondo concerto di Brahms al Musikverein di Vienna.

Nel luglio 2010 ha tenuto tre concerti all’Esposizione Universale di Shangaj e in ottobre gli è stato assegnato il Premio “Cimarosa” per la divulgazione delle Sonate dell’autore napoletano. Nell’ottobre 2012 e in aprile 2015 ha effettuato due tournées in Cina per il Festival Piano aux Jacobins.

Nell’ottobre 2017 ha eseguito alla Weill Hall di Carnegie Hall un programma dedicato ai Miti di ieri e di oggi con musiche di Gluck, Clementi, Liszt e, per la prima volta negli Usa, il melologo “Orfeo” per pianoforte, clarinetto e voce recitante della compositrice romana Silvia Colasanti.

Oltre all'attività di solista, Sandro De Palma ha una particolare predilezione per la musica da camera. Ha eseguito tutte le Sonate per violino e pianoforte di Beethoven e tutta l'opera da camera di Brahms. Tra i violinisti con i quali ha suonato ricordiamo Boris Belkin, Domenico Nordio, Ilja Grubert, Pierre Hommage; tra i violoncellisti Luigi Piovano, Tatiana Vassilieva, tra gli strumentisti a fiato Vincenzo Mariozzi, Wenzel Fuchs, Giampiero Sobrino. Ha collaborato con gli archi e i fiati dei Berliner Philharmoniker, con il Quartetto Prazak, il Quartetto Ebène, il Quartetto Amarcorde.

La sua attività discografica, iniziata a sedici anni con un disco dedicato a Liszt, è proseguita con la partecipazione alla prima registrazione mondiale del Gradus ad Parnassum di Muzio Clementi per la Fonit Cetra (20° Premio della Critica discografica Italiana) e con incisioni dedicate a Brahms e a rare pagine pianistiche di Cilea. 

Nel 2017 è uscito un CD dedicato a Muzio Clementi per la casa discografica Naxos con quattro sonate tra le quali la celebre “Didone abbandonata”.

 

Da sempre nel mondo dell’arte musicale e teatrale, sia come concertista sia come manager, integra con equilibrio la sensibilità artistica con le capacità organizzative e gestionali e possiede una visione olistica delle problematiche più importanti afferenti la direzione artistica di un teatro. Alla continua ricerca di “tesori sconosciuti” (vedi le programmazioni della 56° e 57° edizione del Festival di Spoleto, in cui ha proposto anche autori di rarissima esecuzione quali Decaux e Filtsch), nel corso della lunga carriera ha saputo bilanciare proposte di programmazione originali con le esigenze di coinvolgimento del pubblico. 

 

Dal 1999 al 2010 è stato Direttore artistico prima dell’Associazione Musicale del Teatro Bellini di Napoli, poi del Festival Maggio della Musica di Napoli.

 

Nel 2000 ha fondato l’Associazione Musicale Muzio Clementi, di cui è Presidente e Direttore artistico. Tra le principali produzioni si possono citare: i Concerti di Mezzogiorno del Festival dei 2Mondi di Spoleto (anni 2013, 2014 e 2015),lo spettacolo “Enoch Arden” al Teatro dell’Opera di Roma con Gabriele Lavia, i Concerti annuali presso la Biblioteca Casanatense e Vallicelliana di Roma) 

 

Nel 2016 ha fondato a Viterbo il festival “I bemolli sono blu” finanziato con fondi europei, della Regione Lazio, del Ministero dei beni e attività culturali e del Comune di Viterbo e dalla Fondazione Carivit.

 

Naturale innovatore, nel corso degli anni ha usato opportunamente la tecnologia a supporto della produzione musicale e teatrale. Nella sua attività di concertista, è stato un precursore nell’uso del iPad in alternativa alle tradizionali partiture. Profondo conoscitore dei software audio/video ha svolto anche lavori nel campo della registrazione, come la produzione, registrazione, montaggio e messa online di alcune Sonate di Domenico Cimarosa e Domenico Scarlatti (2013), l’assistenza al montaggio analogico del CD dedicato alle Sonate per clarinetto e pianoforte di J. Brahms (1993) e del CD dedicato a  quattro Sonate di Muzio Clementi (2017), l’ assistenza per la registrazione microfonica analogica al Teatro di Brescia per la realizzazione del master dedicato a musiche pianistiche di Francesco Cilea (1989) e l’assistenza al montaggio analogico per la prima incisione del Gradus ad Parnassum di Muzio Clementi per la Fonit Cetra (1977).

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